Pasqua è alle porte e molti si preparano ad imbastire la classica tavolata dove poter mangiare di tutto e di più. Parlare di dieta prima ancora che inizi il tour de force può sembrare fuori luogo, ma va fatto per cominciare a stilare un certo programma disintossicante, frutto di un percorso nutrizionale che deve seguire delle regole ben precise.
Programmare una dieta prima di Pasqua è la migliore soluzione per arrivarci il più in forma possibile dal punto di vista fisico e per concedersi dei momenti di relax e convivialità. Un’alimentazione sana si basa, nella fattispecie, sull’assunzione costante di frutta e verdure. Sono quei tipi di alimenti che fanno bene all’organismo e lo preparano per l’eccesso che si presenterà di lì a poco.
In questi casi è corretto bere quanta più acqua possibile per favorire questo tipo di processo. Potrebbe essere una buona idea, ad esempio, mangiare 2 uovo sode o un’insalata a pranzo e concedersi una cena a base di verdure.
La colazione non deve andare oltre uno yogurt o un kiwi, così come lo spuntino composto di frutta secca. Le idee ci sono e si possono approfondire. Basta mantenersi leggeri in attesa di Pasqua, senza farsi sopraffare dalla fame nervosa.
La dieta dopo le feste di pasqua permette di raggiungere risultati affidabili?
È una delle domande al nutrizionista più comuni che vengono fatte. La risposta è sicuramente sì. Dopo aver esplicato il prima, si può tranquillamente aprire lo scenario di una dieta post-Pasqua. E i risultati si possono raggiungere in tempi neanche troppo lunghi: importante è tenersi alla larga dai cibi da evitare.
Al mattino basta consumare un tè verde o una tisana depurativa, frutta fresca o uno yogurt magro e prediligere una colazione proteica. Questo permette di depurare l’intestino sin dalla colazione e di abituarlo ad un regime alimentare meno incessante.
L’intestino ne uscirà ancora più rafforzato e depurato nel corso della giornata se poi si chiude con una bella cena di petto di pollo o pesce.
Un cucchiaino di olio, in questi casi, ci vuole sempre. Meno sale ci si mette e meglio è. Un esempio pratico di come la dieta dopo le feste pasquali può risultare vincente e dai risultati affidabili, seguendo, tuttavia, in maniera rigorosa e scrupolosa.
Perché è meglio andare dal nutrizionista per una dieta disintossicante dopo Pasqua?
Il fatto che subentri un certo senso di colpa subito dopo essersi lasciati andare a tavola a Pasqua ci innesca la volontà di rimediare automaticamente agli “sgarri pasquali” pertanto consiglio di rivolgersi sempre agli esperti anche tramite consulenze online.
Il nutrizionista è la figura chiave da questo punto di vista, un alleato da seguire che vi indurrà a seguire una dieta disintossicante post-Pasqua, un regime alimentare tale da permettere all’organismo di ritornare ai ritmi digestivi precedenti.
Sarebbe consigliabile eliminare ad esempio la pasta dai propri pranzi e cene e preferire legumi un paio di volte a settimana e tutti i giorni cereali integrali, così come il riso e il farro, che hanno quelle fibre necessarie per aumentare la sazietà e abbassare l’indice glicemico.
Cosa mangiare a Pasqua quando si è a dieta?
Tutte quelle prelibatezze a tavola e non poterle toccare: possibile uno scenario del genere?
No, ma l’importante è non esagerare e saper applicare un regime dietetico che non si associa assolutamente al concetto di digiuno, come erroneamente si potrebbe pensare.
Ad esempio, la dieta non esclude automaticamente la carne, i piselli e le verdure, che sono facilmente riscontrabili in un tipico menù di Pasqua. Un brodo di carne o una zuppa di piselli, accompagnata da piccole fettine di prosciutto, possono rappresentare un’ottima alternativa da proporre per chi proprio non può sgarrare.
Formaggi e salumi si pongono in una sorta di limbo, nel senso che non sono completamente esclusi da un’ipotetica dieta, ma non bisogna abusarne eccessivamente.
Una porzione di colomba e pastiera, nel rispetto della tradizione, sono concesse.
È possibile fare una dieta veloce dopo Pasqua?
L’obiettivo di tutti coloro che mangiano tanto a Pasqua è di perdere peso subito dopo, possibilmente in tempi non troppo lunghi. Questo buon proposito può essere rispettato.
Esistono diete ipocaloriche, ma sempre entro certi limiti e senza rinunciare ad un pasto libero a settimana.
Potrebbe essere attuata una dieta chetogenica per 21 giorni, con l’assunzione di soli grassi e proteine in modo da far andare l’organismo in modalità “brucia-grassi”; poiché in carenza di zuccheri è costretto ad utilizzare gli unici substrati energetici alternativi per il cervello, ossia i corpi chetonici che derivano dall’ossidazione dei grassi.
Ancora, si possono seguire diete ciclizzate con 2 o 3 giorni di scarico di carboidrati particolarmente efficaci per chi si allena o per chi, più che perdere peso , necessita di modificare la composizione corporea innalzando la massa magra e diminuendo la massa grassa.